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		 Il nostro Appennino, il cui crinale funge da confine con 
		quello dell'Umbria e della Toscana, è ricco di siti di grande valore ambientale e 
		storico. 
		L'intreccio di sentieri, mulattiere, stradine comunali - per la maggior 
		parte sterrate - che collegano i percorsi di crinale a quelli dei 
		contrafforti, offre la possibilità di effettuare escursioni, in mountain 
		bike, a piedi o a cavallo, percorrendo luoghi di grande suggestione in 
		cui ci si sente immersi nell’atmosfera particolare di questi spazi in 
		cui la flora e la fauna sembrano seguire il loro corso naturale. E 
		l’uomo? L’uomo è un elemento estraneo? Certo che no, questi sono luoghi antropizzati da secoli, ma la saggezza delle nostre genti, la 
		consapevolezza che il sostentamento della comunità era strettamente 
		legato ai cicli naturali dell’ambiente, ha saputo sviluppare una civiltà 
		rispettosa, cresciuta in simbiosi con la natura. I suoli sono stati 
		utilizzati secondo la loro vocazione, modificati se necessario, mai 
		rapinati né snaturati. 
		Potrà così capitare di imbattesi in piccoli branchi di caprioli al 
		pascolo sui verdi prati naturali, di attraversare boschi di faggi 
		secolari soggiogati dalla loro imponenza, di scoprire all’improvviso 
		l’esistenza di un antico casale in pietra grigia tanto bene inserito 
		nell’ambiente da risultare pressoché impercettibile, di osservare 
		l’attività dei carbonai, impegnati nel loro antico lavoro, che qui si 
		continua a praticare, e scambiare due chiacchiere con loro.  
		 
		A fianco sono indicati i tracciati di quattro fra i moltissimi percorsi 
		possibili: da quelli più facili che si snodano su antiche strade 
		vicinali fra dolci paesaggi di collina, così simili a quelli che fanno 
		da sfondo alle opere di Raffaello e di Piero della Francesca. A quelli 
		tecnicamente più impegnativi che, risalendo i contrafforti, giungono 
		alla dorsale, dove intercettano il tratto iniziale della G.E.A. (Grande 
		Escursione Appenninica) che dal nostro passo di Bocca Trabaria raggiunge 
		l’Appennino ligure. 
		Tutti comunque affascinanti e per chi sappia apprezzare il gusto delle 
		cose vere.  |